Finanza agevolata
Con questo termine, ci si riferisce abitualmente all’insieme degli strumenti finanziari utilizzati dal legislatore a livello comunitario, nazionale, regionale o locale per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese.
La finanza agevolata serve, dunque, a migliorare il business delle aziende già esistenti e a creare nuove imprese. In questo senso è parte integrante dell’economia aziendale, perché aiuta le imprese a reperire risorse finanziarie a condizioni più vantaggiose. Un’azienda, infatti, può accedere a più bandi e, pianificando per tempo, può ottenere più agevolazioni per ogni tipo d’investimento
Come funziona la finanza agevolata?
La finanza agevolata si avvale di agevolazioni di vario tipo. Possiamo suddividerle in contributi a fondo perduto (o contributi in conto capitale), finanziamenti agevolati (o contributi in conto interessi), interventi in conto garanzia, crediti d’imposta e incentivi fiscali.
- Contributi in conto capitale: il cosiddetto «fondo perduto», calcolato in percentuale sulle spese ammissibili; non è prevista nessuna restituzione di capitale o pagamento di interessi.
- Contributi in conto interessi e finanziamenti agevolati: riduzione dell’interesse o concessione di finanziamenti a condizione di favore.
- Interventi in conto garanzia: si tratta di concessione di garanzie a valere sui fondi pubblici.
- Crediti d’imposta e incentivi fiscali: sono agevolazioni fiscali che permettono di compensare debiti fiscali, diminuendo le imposte dovute.
Quali investimenti sono ammessi alle domande di contributo e finanziamento?
Le aree di intervento sono molteplici: attività riguardanti ricerca e sviluppo; risparmio energetico, fonti rinnovabili e tutela ambientale; risorse umane e formazione; internazionalizzazione e fiere; informatica; macchinari, attrezzature e impianti; ampliamento, ammodernamento e riconversione.
Chi può accedere alle misure di finanza agevolata?
I requisiti di accesso alle agevolazioni possono variare in base alla tipologia, alle finalità del bando, alle regole poste dall’Ente emanatore. Gran parte delle misure in essere oggi sono rivolte alle PMI, con l’obiettivo di supportarne la crescita. Altre agevolazioni sono invece destinate anche a grandi imprese e liberi professionisti.
Il PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato nel 2021 (noto anche con il nome ITALIA DOMANI), può essere considerato a tutti gli effetti come il più grande intervento di finanza agevolata messo in atto fino ad oggi. Le risorse ammontano a quasi 200 miliardi di euro (220 se consideriamo anche il Piano Complementare dell’Italia) e rientrano in Next Generation EU, il progetto di rilancio economico dell’Unione Europea dedicato agli stati membri a seguito della pandemia da Covid-19.
Il PNRR è suddiviso in 6 Aree Tematiche, definite Missioni, che a loro volta si articolano in Componenti, Investimenti e Riforme.
Missione 1: Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo
Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica
Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile
Missione 4: Istruzione e ricerca
Missione 5: Inclusione e coesione
Missione 6: Salute
Fondi strutturali europei
L’Unione Europea fornisce finanziamenti per progetti e programmi in molti settori. Gestiti tramite cicli di programmazione settennale, rappresentano lo strumento finanziario della politica di coesione dell’UE destinato a ridurre il divario dei livelli di sviluppo socio-economico tra le varie regioni. L’intento è quello di promuovere la crescita delle aree meno sviluppate e rafforzare la coesione economica e sociale dell’intero territorio europeo.
Alcuni fondi sono gestiti direttamente dall’Unione, altri in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali.
- FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale): finanzia azioni in ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione e imprenditorialità. Si attua attraverso il Programma Operativo Regionale (POR).
- FSE (Fondo Sociale Europeo): finanzia la formazione, la riqualificazione dei lavoratori, lo sviluppo imprenditoriale e l’inclusione sociale.
- FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale): si attua attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR).
- FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca).
Il Piano Transizione 4.0 (ex Industria 4.0)
Il Piano Nazionale Transizione 4.0, anche noto come Industria 4.0 e successivamente come Impresa 4.0, consiste in un insieme di misure di finanza agevolata destinate alle aziende e legate alla quarta rivoluzione industriale. Tali agevolazioni sono dunque nate per favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività.
Il Piano incentiva, in particolar modo, la digitalizzazione dei processi produttivi, la formazione di competenze e produttività dei lavoratori e lo sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Le principali agevolazioni
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali
I vecchi iper e super ammortamento sono stati sostituiti dal nuovo credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. Il bonus, fruibile in compensazione per 5 anni, può arrivare al 40% dell’investimento. La perizia tecnica giurata, obbligatoria nel 2019 per investimenti superiori a 500 mila euro, viene sostituita da una perizia tecnica semplice, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale.
Nuova Sabatini
Contributo in conto interessi per finanziamenti bancari relativi a investimenti in beni strumentali nuovi, macchinari, attrezzature produttive, impianti e tecnologie digitali. Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo, Innovazione e Design Credito d’imposta dal 6% al 12% per le spese in Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Design, a partire dall’annualità fiscale 2020. Beneficio fino a 3 milioni di euro.
Bonus Formazione 4.0
Credito d’imposta fino ad un credito massimo di 300.000,00 €. L’importo del contributo varia in base alle dimensioni dell’azienda.
Patent Box
Tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali: brevetti industriali, marchi registrati, disegni e modelli industriali, know-how e software protetto da copyright.
Finanza agevolata per le startup
Negli ultimi anni la finanza agevolata ha rivestito un ruolo sempre più importante nella crescita delle imprese. In particolare, le opportunità di accesso ad incentivi e contributi pubblici per le nuove imprese sono aumentate notevolmente. Le cosiddette startup, soprattutto quelle rientranti nella definizione di startup innovative, possono infatti usufruire di numerose agevolazioni per la loro costituzione, sviluppo e consolidamento. Gran parte di queste misure sono estese anche alle PMI, anche se non in fase di startup, purché innovative. Infatti tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione o dall’oggetto sociale, potrebbero avere i requisiti per usufruire delle agevolazioni dedicate a questo specifico ambito.
Bando Isi Inail
Il Bando Isi Inail è da tempo tra le misure di finanza agevolata più apprezzate dalle imprese. Il bando incentiva le imprese a realizzare progetti per migliorare salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. È rivolto a tutte le imprese (anche individuali) con sede in Italia e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, le medio/grandi imprese dell’agricoltura ed anche gli Enti del terzo settore. Per il 2021, sono escluse le micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria, per le quali è stato predisposto un incentivo specifico, il Bando Isi Agricoltura 2019/2020.
Finanza agevolata a sostegno delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19
A seguito dell’emergenza dovuta al Coronavirus sono state varate nuove misure di finanza agevolata per le imprese. In particolare, il Governo è intervenuto con alcuni decreti straordinari.
DECRETO CURA ITALIA
Il Decreto Cura Italia, pubblicato a marzo 2020, ha introdotto quindi le prime misure di finanza agevolata dedicate al contenimento del rischio da contagio e alla produzione di dispositivi di protezione individuale. Lo stesso decreto conteneva interventi a favore delle imprese e dei settori che hanno risentito maggiormente della crisi. Il Cura Italia ha quindi introdotto un nuovo credito d’imposta per gli affitti di botteghe e negozi, un Fondo a sostegno di pesca e agricoltura, ha sospeso le rate della Nuova Sabatini e potenziato misure già esistenti, come il bonus pubblicità. Ulteriore sostegno alle aziende è stato garantito tramite il potenziamento del Fondo centrale di garanzia per le PMI.
DECRETO LIQUIDITÁ
Ad aprile il Decreto Liquidità ha dato nuovo impulso alla finanza agevolata per le imprese. Fondo centrale di garanzia e credito d’imposta sanificazione sono stati ulteriormente potenziati, insieme ai prestiti di SACE Simest. Il Governo ha anche introdotto le prime misure a sostegno dell’export.
DECRETO RILANCIO
Il Decreto Rilancio, pubblicato a maggio 2020, contiene gli incentivi più sostanziosi, per un ammontare complessivo di 130 miliardi di euro destinati alle aziende. Parte degli incentivi (fondo perduto e crediti d’imposta) sono dedicati alle imprese che hanno subito perdite di fatturato, oltre a rafforzare le precedenti misure straordinarie di finanza agevolata dedicate a sanificazione, dispositivi di protezione, canoni di locazione. Il Decreto Rilancio ha dato ulteriore impulso alla ripresa economica con incentivi specifici per startup innovative e aziende del mezzogiorno (Resto al Sud e credito d’imposta mezzogiorno). Anche il credito d’imposta pubblicità ha subito un’ulteriore modifica, con l’aumento dell’incentivo fino al 50% su tutti gli investimenti pubblicitari realizzati nel 2020 su stampa, anche on line, e radio e TV, anche nazionali.
Enti
É un Ente di formazione accreditato alla Regione Lombardia (sezione B – Albo Operatori) per la Formazione Professionale.
Specializzato nella realizzazione di piani formativi finalizzati alla riqualificazione e all’aggiornamento professionale del personale dirigente, dipendente e autonomo delle Aziende del territorio nazionale, fornisce assistenza tecnica e servizi formativi e informativi anche ai disoccupati.
Si avvale di numerosi strumenti di finanziamento per tutto il processo di erogazione della formazione, provenienti da: Fondo Sociale Europeo, Bandi Ministeriali, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e Fondi Paritetici Interprofessionali Nazionali per la formazione continua.
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